“Mi piace che il mio personaggio racconti un’evoluzione e un processo, soprattutto rispetto al femminile, di emancipazione e affermazione”. Valentina Ghelfi ne “Il Paradiso delle Signore 10″, al via su Rai 1 dall’8 settembre, interpreta Greta Marchesi, sorella di Ettore (Elia Marangon), divisa tra Milano e Londra, che riesce abilmente a conquistare la fiducia di Adelaide (Vanessa Gravina) e Odile (Arianna Amadei), che le offre di collaborare alla GMM come stilista. Insieme, i due fratelli compongono una coppia creativa straordinaria.
“Posso solo dirvi che questo personaggio nasconde un mistero … Greta è una stilista, arriva a Milano da Londra per portare novità e soprattutto per raggiungere un obiettivo”.
Greta ha anche un fratello …
“Ettore, che viene assunto dalla GMM. Il fratello è quello che resta della sua famiglia, o almeno così sembra. Greta ha un legame fortissimo con lui e insieme cercheranno di arrivare all’obiettivo che si sono prefissati”.
Com’è stato entrare a far parte del cast de Il Paradiso delle Signore?
“Bello e super emozionante. E’ una serie che esiste da tantissimo tempo, io e mia sorella seguivamo Il Paradiso delle Signore fin dalle prime stagioni e lo adoravamo, quindi è stato un po’ strano all’inizio farne parte”.
Questa stagione è ambientata nel 1966-67, anni molto particolari, di grande cambiamento…
“La cosa interessante secondo me è questa attenzione alla storia. Il mio personaggio che arriva da Londra porta una serie di novità che si possono notare anche dallo stile. Mi piace che Greta racconti un’evoluzione e un processo, soprattutto rispetto al femminile, di emancipazione e affermazione”.
Una caratteristica molto interessante se pensiamo anche alla situazione attuale della donna sotto diversi aspetti…
“Potremmo parlarne per ore. Sono temi che mi stanno a cuore. Sono contenta se in ogni progetto che faccio riesco a portare uno sguardo femminista in qualche modo intersezionale”.
Lei segue la moda?
“Sono cresciuta con mia madre che diceva che non mi sapevo vestire. Per fortuna però attorno a me ci sono sempre state molte persone amiche e recentemente anche colleghe che hanno un modo personalissimo di interpretare la moda e questo mi ha ispirato a lasciare andare le convenzioni e ad avere più coraggio nell’osare e nel vedere soprattutto il modo di vestire come un atto creativo. E quindi poter scegliere ogni giorno di raccontarmi anche attraverso quello che indosso”.